Lenti fachiche – ICL

 

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Le lenti intraoculari fachiche (ICL, Implantable Collamer Lens) rappresentano una delle più importanti innovazioni nel campo della chirurgia refrattiva. Sono lenti di materiale soffice e pieghevole che il chirurgo inserisce fra l’iride e la lente naturale (il cristallino). La differenza principale rispetto alle altre lenti intraoculari è pertanto costituita dal fatto che non sostituiscono il cristallino, come avviene nell’intervento di cataratta.

Il risultato finale è quello illustrato  nel disegno a destra. Il materiale con cui sono costruite è perfettamente biocompatibile, come dimostrato dagli oltre 20 anni di esperienza. Si chiama collamero ed è un copolimero di collagene associato ad un filtro per gli ultravioletti. La lente viene avvolta da un sottile strato di fibronectina che la rende invisibile al sistema immunitario.

L’ICL viene inserita in anestesia topica (solo con gocce di collirio) attraverso una incisione di appena 3 mm. L’intervento dura circa 15 minuti ed è assolutamente indolore.

L’introduzione delle nuove ICL VC4 ha ulteriormente ridotto l’invasività dell’intervento, in quanto non è più necessario eseguire preventivamente le due iridotomie laser richieste dai modelli precedenti. Questo modello è infatti dotato di un foro centrale che permette all’umore di acqueo di circolare attraverso la lente, senza causare pericolosi aumenti della pressione intraoculare.

Quali sono i pazienti che possono trarre vantaggio dalle lenti intraoculari fachiche?
Le lenti intraoculari fachiche rappresentano un’ottima soluzione  per tutti i pazienti che desiderano correggere il proprio difetto di correzione (miopia, astigmatismo, ipermetropia) ottenendo la massima qualità visiva. Esse costituiscono pertanto  un’alternativa alla classica chirurgia con laser ad eccimeri in tutti i pazienti che desiderano liberarsi di occhiali e lenti a contatto. Inoltre sono l’unica opzione nei numerosi casi in cui il laser non può essere utilizzato: questa eventualità più spesso si presenta quando il difetto refrattivo è troppo elevato (ad esempio miopie oltre le 7 diottrie), oppure quando la cornea è troppo sottile o presenta caratteristiche riconducibili al cheratocono.
Esistono anche criteri di esclusione che vengono analizzati preoperatoriamente, quali una bassa densità di cellule endoteliali corneali, una camera anteriore bassa, una storia di glaucoma o uveiti.
Quali sono i vantaggi delle ICL?
    1.    Innanzitutto l’elevata qualità visiva garantita dalla lente, che non induce aberrazioni ottiche indesiderate.
    2.    Il recupero visivo è quasi immediato e dopo poche ore il paziente è già in grado di apprezzare la nitidezza delle immagini. Già a partire dal primo giorno postoperatorio è possibile tornare alle proprie attività lavorative, senza bruciore o occhi rossi. Le uniche precauzioni consistono nel seguire scrupolosamente la terapia prescritte e nell’evitare traumi.
    3.    L’entità dei difetti refrattivi correggibili è superiore rispetto alla chirurgia con laser ad eccimeri: miopie fino a 18 diottrie, astigmatismi fino a 6 diottrie ed ipermetropia fino a 10 diottrie.
    4.    La procedura è completamente reversibile.